Qualche anno dopo, nel 1988, con dei colleghi, decisi di fare il salto e fondare Memosystem.

Oltre allo studio c’era la responsabilità di un’azienda.

E come puoi immaginare, il tempo per studiare e frequentare l’Università diventava sempre meno.

Nei 3 anni successivi il lavoro aumentò notevolmente.

Memosystem apriva in varie città d’Italia e a causa degli impegni ho dovuto calare il numero dei miei esami.

Fino a quando non mi sono fermato totalmente, complice anche un anno di militare… 

Eh sì, una sfortuna!

Poi il blocco.

Con 30 esami dati e 5 per terminare…

La mia mente continuava a ripetermi: “Il lavoro ce l’hai, non farai mai l’agronomo, quindi che importa?”.

Ormai ero convinto di vivere bene anche senza la laurea.

Passarono altri 2 anni.

Nonostante il lavoro procedesse molto bene, quando parlavo, avevo la sgradevole sensazione di non essere più credibile come prima.

Continuavo a parlare dei 30 esami dati e dell’ottima media.

Ma qualcosa strideva: non avevo terminato, avevo rinunciato a laurearmi.

La scusa era che lavoravo e guadagnavo, che non avevo tempo e che dopo tutto, non mi interessava più terminare perché un lavoro già ce l’avevo.

Ma per 2 anni questo tarlo era sempre presente nel sottofondo dei miei pensieri.

Anche se il business andava sempre meglio, non mi sentivo in pace con me stesso.

Poi un giorno… il miracolo!

Mi resi semplicemente conto di non essere più un semplice studente, ero uno studente lavoratore come spesso ne incontravo.

Avevo una nuova Triplice Missione:

• ⋅〉 Laurearmi mentre lavoravo, per dimostrare che è possibile.
• ⋅〉 Aiutare a completare gli studi chi come me, studiava e lavorava.
• ⋅〉 Supportare chi aveva interrotto gli studi a  ricominciare, per ottenere la tanto desiderata Laurea.

Missione ambiziosa?

Sì, infatti è stata durissima, ma ce l’ho fatta: la nuova motivazione era irresistibile.
Volevo dare l’esempio e dimostrare a tutti che con tenacia e metodo, chiunque ce la può fare.

Per dare quei 5 esami, ovviamente tra i più difficili, ho impiegato ben 4 anni.
Studiavo tutti i santi giorni dalle 6 alle 8 di mattina e dalle 23 a mezzanotte.
Perché poi lavoravo tutto il resto della giornata, sempre in giro per l’Italia. 

E in quegli anni non esistevano le lezioni online!

Ho provato anche l’onta del 18 dato per pietà, dopo essere stato bocciato per 2 volte.

…Ma alla fine ce l’ho fatta.